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Flash Remoto Multiplo

Il classico flash può aprire un mondo di possibilità creative, se sai come e quando usarlo correttamente. Se utilizzi il flash esterno puoi conferire all’immagine alcuni effetti sorprendenti come imitare la luce naturale o ottenere risultati straordinari e dai contorni netti e a colori. E, una volta che inizi ad usare più di un flash esterno, avrai il controllo completo sull’illuminazione e potrai creare foto insolite, belle e spettacolari che non potresti ottenere in altro modo. E non è nemmeno troppo difficile da fare.

Una volta che inizi con un singolo flash esterno, poi l’introduzione di più flash con diversi modificatori ti consente di realizzare, poco alla volta, foto davvero uniche. Ma, naturalmente, si deve partire dalle nozioni di base. Se già disponi di una moderna DSLR di fascia intermedia di uno dei grandi marchi e il rispettivo flash a slitta, allora hai già quel che ti serve per, una volta smontato dalla fotocamera, lavorare comodamente in modalità wireless.

In sostanza, puoi impostare la fotocamera su “Master” con una modalità che in genere si trova nel menu. In alternativa, di solito si usa un lampeggiatore su Hotshoe e si imposta su Master.

Navigando nel menu della fotocamera o del controller, puoi impostare flash diversi come gruppi diversi e regolarne la potenza o la compensazione dell’esposizione. Non devi continuare ad andare avanti e indietro per cambiare le impostazioni sul flash.

Ma c’è un problema enorme ed è che la fotocamera utilizza un segnale a infrarossi per controllare tutto. Questo significa che deve esserci una linea di visibilità diretta tra master e slave e una distanza limitata. Se vuoi un’affidabilità quasi al 100% per garantire che i tuoi flash prendano il segnale ogni volta che premi il pulsante di scatto, i radio trigger rappresentano di gran lunga l’opzione migliore.

Alcuni funzionano come sistema TTL automatico ma la maggior parte sono trigger di base. Questo significa che devi impostare manualmente il flash sia per la regolazione della potenza che dello zoom, e per reimpostarlo dovrai fare avanti e indietro dal flash alla posizione di scatto.

Molti fotografi inizialmente sono preoccupati quando disattivano la modalità automatica e passano al controllo manuale totale. Ma una volta che hai fatto un po’ di pratica sul funzionamento dei flash, ti risulterà facile.

In realtà ci sono solo due cose che puoi modificare sulla maggior parte dei flash e sono la potenza del lampo del flash e l’angolo del fascio luminoso.

La maggior parte dei flash moderni consente di impostare manualmente la quantità di potenza necessaria. Da piena potenza, espressa con la frazione 1/1, a metà (1/2), un quarto (1/4), un ottavo (1/8) fino a 1/128 di potenza in molti casi. Questa riduzione a metà potenza ogni volta coincide con i numeri f-stop della fotocamera, dove f/11 lascia passare la metà della luce rispetto a f/8 che, a sua volta, lascia passare la metà della luce rispetto a f/5,6 e così via.

Molti flash offrono un sistema di regolazione a più intervalli, in terzi per livello di potenza di stop. Perciò puoi passare da ¼ di potenza a ¼ e un terzo di stop, poi 1/4 e due terzi di stop fino a raggiungere metà potenza.

Non ci vuole una scienza. La cosa migliore da fare è impostare manualmente l’esposizione della fotocamera per la luce dell’ambiente, poi se la foto necessita di più luce dal flash, regola la potenza un po’ alla volta fino a raggiungere quella adatta.

Certo, lavorare manualmente significa che dovrai continuare ad andare avanti e indietro dalla fotocamera al flash per effettuare le regolazioni. Ma con un po’ più di esperienza, potrai prevedere il livello di potenza da impostare. Quindi aggiusta man mano il tiro, ma è improbabile che sarà necessario farlo più di un paio di volte se con la prima previsione eri già andato abbastanza vicino.

E con l’esperienza, soprattutto se stai utilizzando diversi flash e sono tutti regolati in sovra o sottoesposizione, spesso è possibile regolare solo l’apertura della fotocamera. Ciò influisce sulla profondità di campo e sull’esposizione dell’ambiente e questo può rappresentare o meno un problema a seconda della situazione particolare. Se i flash fanno troppa o troppa poca luce, rispettivamente, allora non ti resta che cambiare una o più impostazioni del flash.

La chiave del successo della fotografia con flash sta nel trovare il giusto equilibrio tra la luce del flash e la luce esistente dell’ambiente. E per luce dell’ambiente, non si intende necessariamente la luce esterna naturale, anche se può essere questo il caso.

Le luci in strada, quelle all’interno degli edifici, la luce di una TV o perfino delle candele sono tutte fonti di luce dell’ambiente.

Questo equilibrio tra flash e ambiente non interessa solo l’intensità ma anche la temperatura di colore. I colori freddi dell’ombra o di notte, insieme alla luce calda delle lampadine di casa a tungsteno sono un mondo a parte. E quando combini uno scatto di flash che è in genere più freddo rispetto alla luce diurna, dovrai davvero pensare al risultato finale dell’immagine che desideri ottenere.

Ma, in ogni caso, ciò che conta è l’intensità del flash. Puoi usare il flash come luce di riempimento delle ombre per ridurre il contrasto di una scena illuminata prevalentemente dalla luce diurna. Può essere impercettibile, a tal punto che sarà difficile dire che è stato utilizzato un flash.

In caso contrario, potresti voler utilizzare il flash per potenziare la luce dell’ambiente in una scena. Se disponi di potenza per il flash sufficiente e ti trovi in un ambiente scarsamente illuminato, puoi affidarti completamente al rendimento del flash per illuminare il soggetto. Ciò significa che la luce dell’ambiente praticamente non ha alcun effetto sulla foto in generale poiché è potenziata da uno o più flash.

Spesso è buona pratica decidere quale vuoi che sia la luce principale e partire da lì. Di solito la luce dell’ambiente è il fattore determinante poiché spesso non è possibile modificarla.

Con la l’apertura del diaframma e l’otturatore puoi controllare come viene registrato l’ambiente nell’immagine finale. Se cambi uno dei due o entrambi anche l’immagine sarà diversa. Il fattore fondamentale nell’esposizione è come vuoi che venga registrato questo ambiente; se, per esempio, desideri che l’ambiente e lo sfondo siano sottoesposti o suggestivi oppure che l’ambiente rappresenti la fonte di luce principale.

Quindi introduci il flash che è una fonte di luce velocissima. Talmente veloce che, se modifichi la velocità dell’otturatore la luminosità del flash non sarà diversa nell’immagine finale. Questo succede perché l’otturatore rimane aperto più a lungo del flash che è un bip minuscolo di luce intensa. Per modificare l’intensità del flash sull’esposizione finale puoi regolarne la potenza o l’apertura della fotocamera.

Un modo pratico per ricordarlo è che la velocità dell’otturatore influisce sulla luce dell’ambiente mentre l’apertura influisce sia sull’ambiente che sul flash. Per esempio, se chiudi l’apertura di uno stop, anche le esposizioni della luce dell’ambiente e del flash saranno entrambe sottoesposte. Se imposti una velocità dell’otturatore rapida, purché rientri nella velocità di sincronizzazione della fotocamera, verrà modificato solo l’ambiente.

Dopo un po’ di pratica, diventerà naturale trovare l’equilibrio giusto del flash.

Quando sei diventato esperto nel bilanciare il flash con la luce dell’ambiente, sarà facile iniziare a comporre un’immagine con più flash. Questi potranno essere usati per cogliere dettagli della scena che normalmente sarebbero in ombra o più scuri di come li vorresti. Modificando l’effetto dell’esposizione dell’ambiente con l’ISO, la velocità dell’otturatore e l’apertura, puoi cambiare l’aspetto generale della scena. Poi, introducendo un flash alla volta, con una varietà di modificatori diversi, impostazioni di potenza, posizioni dello zoom e temperature di colore mediante le gelatine, puoi far risaltare le aree importanti oppure lasciarne altre senza luce.

La chiave è creare l’esposizione con una luce alla volta di modo che puoi vedere l’effetto delle modifiche. Siccome probabilmente la luce del flash rimbalzerà all’interno della scena, avrà effetto anche su come appaiono altre parti dell’immagine.

Prima di tutto è importante impostare l’ambiente per ottenere l’esposizione di base che desideri. In genere questa serve a sottoesporre leggermente di circa uno stop o più in modo che si noti l’effetto dell’illuminazione.

Quindi inizia a creare la tua scena con i flash, partendo prima dalla luce principale.

Una buona tecnica può essere quella di usare l’illuminazione incrociata. Una luce smorzata sul soggetto e una luce più forte da dietro per separarli dallo sfondo. È un ottimo punto di partenza che spesso funziona, sopratutto nei ritratti.

Guarda sempre con attenzione tutta la scena e vedi quali parti, eventualmente, hanno bisogno di essere illuminate. Questo potrebbe comportare un aumento dei livelli di luce, pertanto si potrebbero utilizzare un softbox o un ombrello. Oppure se vuoi piccoli fasci di luce da un flash con una griglia o una griglia a nido d’ape. Questi funzionano benissimo con le gelatine colorate dato che questi fasci di luce possono essere fasci di colori brillanti.

E non dimenticarti di nascondere anche qualche piccolo lampeggiatore dove non hai potuto mettere una luce più grande. Nel pozzetto di un’auto, per esempio, o su uno scaffale dietro alla testa del soggetto. Approfitta di piccoli lampeggiatori per inserire dei punti luce che possono creare effetti tridimensionali o aree di interesse.

L’unico limite è il numero di flash che puoi tenere in mano!

Resta fedele alla modalità manuale e vedrai le differenze sul tuo schermo LCD. E, naturalmente, se stai impostando più luci, non puoi tentare di tagliare gli angoli e comunque fare le cose di fretta.

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Cono di luce spettacolare

Qui i quattro flash piccoli erano stati nascosti nel bosco per creare uno straordinario cono di luce dove doveva arrivare il motociclista. Uno era nascosto dietro il tronco dell’albero sulla destra per fornire luce di separazione al soggetto e un altro dietro l’albero sulla sinistra per illuminare la polvere che stava per sollevare. La luce principale sul soggetto proviene da un flash alla destra della fotocamera e un altro flash fuori campo a sinistra illumina delicatamente il bosco.

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Quattro flash attorno al calciatore

Quattro flash tutti con griglie a nido d’ape per controllare la dispersione della luce erano stati posti attorno al calciatore per creare un cono di luce mirato al centro che delineava i contorni. Due flash erano appena davanti a lui e due dietro (fuori dall’inquadratura a sinistra e a destra) per fornire un contorno netto di luce.

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Un flash fornito di softbox per illuminare il viso

Il sole emetteva una splendida luce di separazione su questo scatto nel bosco ma ciò significa che il viso del soggetto era in ombra. Tuttavia l’effetto non era abbastanza forte perciò era stato posizionato un flash fuori campo alla sinistra della fotocamera che puntava verso la fotocamera per fornire ancor più chiarore e più luce sul lato posteriore del soggetto. Imita la luce naturale aumentandone l’effetto. Un flash, fornito di softbox per una luce più intensa, era posizionato fuori campo sulla destra della fotocamera per illuminare il viso.

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Una cava oscura al crepuscolo, una bomba fumogena, una moto in azione e alcune gelatine colorate

Una cava oscura al crepuscolo, una bomba fumogena, una moto in azione e alcune gelatine colorate compongono questo scatto spettacolare. La luce principale sulla moto proveniva da due flash, dotati di griglie a nido d’ape per creare due fasci di luce stretti. Ognuno a un lato del soggetto e indirizzati verso la direzione del motociclista.

Direttamente dietro alla moto, con una gelatina rossa, c’era un altro flash che puntava verso la fotocamera. Un quarto flash, con una gelatina blu, si trovava in alto a sinistra e illuminava il pennacchio del fumo della bomba fumogena.

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Una combinazione di flash in softbox per una luce tenue e un’ombreggiatura più definita

Una combinazione di flash in softbox per una luce tenue e un’ombreggiatura più definita illuminavano questa squadra di rugby nello spogliatoio. Due flash con softbox vicini e un flash singolo sono stati posizionati alla destra della fotocamera e in alto per imitare la luce che entrava da una grande finestra. Ma queste luci esponevano all’ombra il viso del giocatore sulla destra della scena, pertanto è stato usato un secondo softbox a sinistra della fotocamera per ridurne il contrasto. Un flash puntava al soffitto della stanza per aumentare il livello di luce dell’ambiente e ridurre il contrasto generale.

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Resa naturale dei flash

La resa naturale dei flash può rappresentare una sfida ma se osservi la qualità e la direzione della luce già presente e utilizzi un flash per completarla può sembrare reale. Alla destra della fotocamera sono stati utilizzati due softbox, uno alto e uno basso, entrambi rivolti al soggetto per aumentare la luce dell’ambiente nella stanza. Un terzo softbox a sinistra della fotocamera serviva per illuminare l’area oscura sotto al tavolo.

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Due flash per illuminare il viso nell’oscurità

La luce del sole forniva una luce di separazione spettacolare e un’ombreggiatura a questo soggetto, ma ovviamente oscurava il viso. Sono stati utilizzati due flash montati su stativi con accessori di tipo beauty dish con griglie a nido d’ape per evitarne un’eccessiva emissione. Il primo, fuori campo, a sinistra della fotocamera, illumina il viso del soggetto. Il secondo, a destra, illumina la parte laterale della testa del soggetto.

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Due flash

Un angolo scuro di una stanza è stato reso molto più luminoso grazie a flash esterni. La luce principale sul viso del soggetto era un flash emesso attraverso un softbox a destra della fotocamera. Un secondo flash era rivolto direttamente al soffitto per aumentare il livello della luce dell’ambiente e ridurre il contrasto sul viso del soggetto.

Adam DuckworthAltri articoli per autore

I'm Adam Duckworth, an award-winning professional photographer and videographer based in the UK. I live in Northamptonshire but travel nationally and internationally for work.

I have worked for many top magazines, newspapers and corporate clients for more than 25 years and am available for commercial, advertising and editorial commissions.

I was named SWPP UK Commercial Photographer of the Year, I'm an Associate of the British Institute of Professional Photography and have been exhibited in Tokyo and London.

Clients I have worked for include Red Bull, Monster Energy, Suzuki, Yamaha, Honda, Kawasaki, the Royal Horticultural Society, the BBC, the National Youth Arts of Wales, the University of Glamorgan, Manfrotto, Lastolite and many more.

I have also worked for international publications like Motor Cycle News, Racer X, The Sunday Times, The Guardian, ZOO, Golf World, Today's Golfer, Mountain Bike Action, EVO, Octane, Boards and Scoot Nation, among others.

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