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Consigli per fotografare spazi abbandonati

Il fotografo Adam Jacobs ritrae spazi abbandonati da quasi dieci anni creando foto artistiche immersive di grandi dimensioni di quei luoghi dimenticati. Le sue opere sono state esposte in tutto il mondo e vendute in raccolte fotografiche prestigiose tra cui quella dedicata a Elton John. Qui condivide dei consigli per sfruttare al meglio la propria esperienza quando si fotografano edifici abbandonati.



Fotografare edifici abbandonati è diventato sempre più frequente nel corso dell’ultimo decennio, poiché l’esplorazione urbana ha scavato una propria nicchia nel mondo della fotografia. Pertanto, in questo articolo voglio parlare dell’arte di trovare, esplorare e fotografare edifici vetusti e fatiscenti che offrono una visione misteriosa e inquietante del passato urbano e fornirvi dei consigli su come godervi al meglio l’esperienza. Se fatto nel modo giusto, si può trovare la bellezza nella decadenza e rivelare attraverso la fotografia modelli, strutture, linee e dettagli splendidi nonché l’architettura che si cela dietro le facciate fatiscenti. Di seguito, condividerò dei consigli per esplorare e fotografare spazi abbandonati in tutta sicurezza, senza mettere in pericolo la propria vita né infrangere la legge.

Legalità

Esiste una linea sottile tra la legalità e l’illegalità dell’esplorazione urbana; la maggior parte delle volte fotografare siti abbandonati implica una violazione di domicilio. Per entrare negli edifici, molte persone devono violarli. Questo non fa per me. Sono un fotografo contrario al vandalismo. Tutte le immagini che vedete pubblicate in questo articolo sono state realizzate entrando negli edifici senza rompere nulla, lasciando solo orme ed esclusivamente scattando fotografie. In realtà, molti degli edifici in cui sono entrato erano sorvegliati da addetti alla sicurezza. Spesso ho dovuto spiegare loro quello che facevo e sono stati così gentili da farmi entrare purché rimanessi in determinate zone, come si fa a saperlo se non lo chiedi?

Pertanto, il mio consiglio è di chiedere sempre il permesso, essere ragionevoli e di fare delle ricerche prima di entrare in qualunque sito abbandonato. Sono stato anche abbastanza fortunato, poiché accrescendo la mia reputazione nell’ambito della fotografia urbana, mi è stato sempre più richiesto dai proprietari di questi edifici fatiscenti, di fotografarli per il bene storico, artistico e dei posteri.

Sicurezza

Quando decidete di fotografare un edificio abbandonato, in primo luogo fate delle ricerche. Guardate online per capire se altre persone sono state nell’edificio. Guardate le foto dell’edificio scattate dagli altri. Assicuratevi che sia sicuro e facilmente accessibile nonché visitabile; non vorrete vagare in una struttura che potrebbe sgretolarsi sotto i vostri piedi o crollarvi addosso! Inoltre, cercate di indossare l’abbigliamento adatto. Ci potrebbero anche essere danni strutturali, chiodi arrugginiti, tubazioni, vetro, rottami sciolti e altre cose potenzialmente pericolose che potrebbero graffiarvi, tagliarvi o ferirvi: se questi edifici sono abbandonati, un motivo ci deve essere! Per ridurre al minimo il rischio che tutto questo accada, io indosso sempre dei grossi stivali e un lungo mantello. Quando entrerete nell’edificio siate anche vigili e prima di iniziare a fotografare date una rapida occhiata in giro; siate sempre consapevoli di quello che vi circonda.

Inoltre, non andateci mai da soli. Non sapendo cosa o chi troverete all’interno non vorrete mica rischiare di trovarvi potenzialmente in una situazione pericolosa? Andateci con degli amici o trovate dei colleghi fotografi anch’essi desiderosi di esplorare tali spazi. Andarci con altre persone vi farà sentire più tranquilli, così non sobbalzerete ogni volta che sentirete un po’ di rumore provenire da qualche parte dell’edificio e potrete concentrarvi per scattare le foto migliori. In più, andarci in compagnia sarà molto più divertente e vi lascerà un’esperienza condivisa su cui riflettere una volta terminata la sessione fotografica. Infine, nel caso in cui rimanessi bloccato in un luogo buio, io mi porto sempre una torcia (o uso il mio telefono) e lascio gli oggetti di valore a casa.

Portate un treppiede

La maggior parte dei luoghi abbandonati sono privi di energia elettrica ed estremamente poco illuminati. Questo significa che scattare fotografie senza un supporto risulterà complicato. Perciò, portatevi un treppiede robusto; per catturare esposizioni uniformemente illuminate e riportare alla luce tutte le gemme nascoste, magiche e misteriose che questi spazi hanno da offrire, è essenziale utilizzare una velocità dell’otturatore inferiore. Poiché quando si vaga in un luogo abbandonato, bisogna spesso scivolare attraverso angoli stretti, salire o scendere per piccole scalinate e camminare parecchio, io cerco sempre di portarmi un treppiede più leggero e compatto possibile. Pertanto, più piccolo e meno ingombrante è il treppiede, meno intralcio mi procurerà. Io dico sempre scherzando che potrei anche utilizzarlo come arma se qualcuno mi assalisse per cercare di rubarmi la macchina fotografica… per fortuna in tutti gli edifici abbandonati che ho fotografato (e sono davvero tanti!), ho utilizzato il mio treppiede esclusivamente per scattare fotografie.

Prospettive ampie

Io preferisco iniziare ritraendo l’intero spazio da angolazioni e prospettive diverse e miro a rendere gli scatti immersivi. Pochissime persone riescono a vedere questi luoghi abbandonati e io voglio mostrare la loro vastità, il loro antico splendore e far sentire le persone proprio come se fossero lì con me. Pertanto, una lente grandangolare è essenziale, poiché spesso non ho la libertà di muovermi: maggiormente ampio è lo scatto, meno piccolo appare lo spazio e più drammatico appare l’interno. Inoltre, di solito si ha il tempo di pensare alla composizione senza la presenza di persone che ostacolino lo scatto. Perciò, prendetevi tempo per garantire che la vostra fotocamera sia in grado di ridurre la distorsione dell’obiettivo e assicuratevi che le linee appaiano dritte. In più, generalmente molti di questi spazi possiedono grandi linee guida con cui giocare che cerco sempre di sfruttare, poiché sono in grado di rafforzare il potere degli scatti finali. Questi sono solitamente accentuati da scatti effettuati dal basso verso l’alto soprattutto quando si utilizza un’angolazione ampia come in questo esempio che ritrae una fabbrica di automobili abbandonata.

Non dimenticate i dettagli

Gran parte della storia del passato di uno luogo che una volta era una fabbrica, una scuola, un ospedale, un teatro o qualcos’altro si trova nei dettagli di ciò che è stato abbandonato. Credo sia importante ritrarli, poiché dipingono un’immagine dell’edificio nel suo complesso e contribuiscono a creare un portfolio interessante. Mi sembra altrettanto interessante mostrare come questi luoghi siano stati riappropriati della loro “vita dopo la morte”, con graffiti, paintball, installazioni artistiche o frammenti casuali lasciati dai graffitari. Quando si fotografa a distanza ravvicinata, si trovano inevitabilmente anche delle texture e dei modelli veramente splendidi con cui poter creare delle interessanti fotografie astratte. Questi potrebbero essere la vernice scrostata delle pareti, il deterioramento del pavimenti, i segni, il vetro frantumato o l’isolamento di alcune caratteristiche.

Non abbiate timore di variare l’esposizione

Quando si fotografano edifici abbandonati in cui ci sono finestre da cui proviene una luce diurna molto forte all’interno di un ambiente poco illuminato, le condizioni di luce si presentano incredibilmente complicate per la fotocamera. Pertanto, scattate sempre in RAW e utilizzate un treppiede per la maggior parte del tempo. Consiglierei di variare le esposizioni per assicurarvi di catturare l’intera gamma dinamica della scena; io di solito scatto cinque fotogrammi diversi con esposizioni differenti. Tuttavia, queste ultime possono variare in base al livello di contrasto della scena. Disponendo di un certo numero di fotogrammi con esposizioni differenti, potrete poi fondere manualmente varie foto con Photoshop per creare un’esposizione uniforme. In alternativa, potete utilizzare un programma come Photomatix per generare un’immagine ad alta gamma dinamica (HDR) ed essere creativi nello spingere l’HDR in base al vostro gusto personale come ho fatto qui con questa fotografia di una fabbrica elettrica fatiscente.

 

Per visionare altre opere di Adam che ritraggono luoghi abbandonati, fate clic qui.

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Adam Jacobs is an exciting and innovative photographer whose eclectic portfolio has attracted considerable commercial attention. Adam has extensive experience working in both the editorial and commercial worlds and specializes in shooting dynamic panoramas, architecture, travel, interiors and sports. Adam has photographed collegiate and professional sporting events across the globe including the London 2012 Olympics and World Cup Finals. He is also adept at candid portraiturehaving captured well-known figures including Nelson Mandela, Bill Clinton, President Barack Obama, Andy Murray and Mick Jagger on commissioned assignments.

Adam is represented worldwide by Getty Global Assignments and is also an ambassador for Manfrotto and Gitzo worldwide.

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