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Recensione Treppiede in Fibra di Carbonio Manfrotto Befree

Il treppiede Manfrotto Befree in carbonio continua da dove suo fratello in alluminio ha lasciato, seppure con una nuova struttura in carbonio che non solo ne riduce il peso, ma ne aumenta anche la solidità e le sue possibilità di trasporto.

Il Befree in carbonio è chiaramente dedicato ai fotografi di viaggio per i quali il peso e le dimensioni sono essenziali. Quando ripiegato ha una dimensione di soli 40cm in lunghezza, anche con la testa a sfera in dotazione montata, e pesa solo 1,1kg. Impacchettare il treppiede nella tua valigia o perfino nel tuo bagaglio a mano è un’operazione velocissima.

Manfrotto Befree in fibra di carbonio
Manfrotto Befree in fibra di carbonio

Design

Dalle mie prime impressioni, questo treppiede si fa notare per la grafica bianca e rossa con la scritta Manfrotto che ricopre la sezione superiore della gamba. Non ho usato il treppiede per un tempo abbastanza lungo da sapere quanto la grafica resista all’uso (e all’abuso), ma finora sembra solida.

Il disegno accattivante fa certamente risaltare il treppiede se viene paragonato al mio attuale treppiede preferito, il Gitzo GT1545T Traveler, che si basa su uno stile più tradizionale.

Uno degli aspetti unici del design della gamma Befree è il sistema di regolazione dell’angolo della gamba. Sul BeFree carbon vi sono semplici tappi a rotazione che ti permettono di impostare le gambe in due angoli predeterminati consentendoti anche di invertirle per impacchettarlo.

Per abituarsi a questo nuovo sistema di chiusura della gamba occorre un po’ di tempo, ma una volta padroneggiato, ti consente di impostare gli angoli delle gambe con una mano sola, il che è sempre utile quando stai provando a montare il treppiede, specialmente se stai indossando grossi guanti.

I bloccaggi delle gambe in alluminio del Befree Carbon seguono lo stile standard di Manfrotto.

 

Manfrotto Befree in fibra di carbonio
Manfrotto Befree in fibra di carbonio

Generalmente preferisco il sistema di bloccaggio G-Lock a rotazione stile Gitzo, poiché puoi liberare tutte e tre le gambe in una rotazione singola, ma in termini di differenze reali, si risparmiano in tutto circa 10 secondi, quindi in definitiva niente di fondamentale per me.

Con le gambe completamente estese il BeFree Carbon raggiunge un’altezza di 144 cm. Non è certamente un treppiede alto, ma quando cerchi di risparmiare peso e dimensioni devi accettare dei compromessi.

Quando esteso completamente, le sezioni più basse delle gambe sono molto sottili e alla prima impressione questo mi ha reso leggermente nervoso. Avendo usato treppiedi da ‘viaggio’ più economici in passato, che si sono rivelati estremamente fragili, sono sempre preoccupato dalle sottili sezioni delle gambe. Finora, tuttavia, sembra che il treppiede tenga molto bene il peso e diventa molto più solido con il peso extra di una fotocamera sopra.

La testa a sfera di cui il BeFree è dotato è molto semplice nella costruzione con solo una singola leva per controllare il movimento. Se stessi usando degli apparati molto più pesanti avrei gradito anche un controllo del frizionamento, ma con una Panasonic M4/3 non ce n’è davvero alcun bisogno. La testa a sfera si basa sulla piastra a rilascio rapido Manfrotto 200PL-14, ma con lievi differenze rispetto alla piastra base standard. La piastra a rilascio rapido su questo treppiede è ritagliata in modo da permettere alle gambe di inserirsi bene contro il treppiede quando è impacchettato.

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Manfrotto Befree in fibra di carbonio
Manfrotto Befree in fibra di carbonio
Manfrotto Befree in fibra di carbonio

Durante l’uso

Quando tengo conferenze e seminari, mi chiedono spesso molto sulle alternative più economiche rispetto al mio Gitzo. Per molto tempo ho avuto l’abitudine di ricordare ai miei interlocutori che la maggior parte dei treppiedi da viaggio più economici sacrifica molto in termini di stabilità a causa delle ridotte dimensioni, ma da quando uso il Befree Carbon sono rimasto molto colpito.

Quando ricevi il Befree carbon per la prima volta, puoi restare estremamente sorpreso di quanto piccolo sia, anche se paragonato al mio fedele Gitzo traveler questo treppiede è davvero piccolo, quasi come un giocattolo, a prima vista.

Tuttavia, quando si utilizza, risulta essere un treppiede sorprendentemente capace. Recentemente ho cambiato il mio equipaggiamento per la M4/3, quindi non ho più un’attrezzatura di dimensioni davvero grandi, comunque ho provato questo treppiede utilizzando sia l’attrezzatura Nikon DX sia anche il kit Panasonic Lumix e non vi sono stati problemi sulla sua capacità di sostenere quell’equipaggiamento. La portata massima ufficiale dell’attrezzatura usata è 4kg, il che significa che dovrebbe gestire molto bene tutti i kit di fotocamera eccetto quelli più grandi.

Il treppiede è estremamente stabile sotto il peso e si maneggia bene l’attrezzatura in ogni condizione atmosferica tranne quelle più estreme (ma in quel caso probabilmente non è comunque una grande idea starsene all’aperto).

Manfrotto Befree in fibra di carbonio
Manfrotto Befree in fibra di carbonio
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Manfrotto Befree in fibra di carbonio

La costruzione leggera del treppiede rende il suo trasporto molto più divertente rispetto ai treppiedi più grandi e dopo un giorno che lo porti in spalla sarai lieto del risparmio di 0,5-1kg rispetto alla maggior parte dei treppiedi standard.

Pro

Il grandissimo vantaggio di questo treppiede sta nel peso e nelle dimensioni ridotti. Quando sono in viaggio, specialmente ora con un sistema compatto, l’ultima cosa che voglio fare è trascinarmi dietro un ingombrante treppiede che pesi quanto il resto della mia attrezzatura. Il Befree Carbon è perfetto per i viaggi, dato che si infila facilmente dentro uno zaino o una valigia rendendo il suo trasporto davvero semplice.

Un treppiede leggero significa che lo porterai con te molto più volentieri, e ti succederà raramente di rimpiangere di aver lasciato il treppiede nella stanza d’albergo perché era troppo pesante.

Contro

Avrei desiderato che Manfrotto avesse predisposto un piccolo gancio sul fondo della colonna centrale per permettere l’aggiunta di un po’ di peso extra. Spesso mi ritrovo ad agganciare la fotocamera al gancio del mio Gitzo per appesantirlo un bel po’ quando c’è vento o quando ho bisogno di stabilità extra e questo mi manca quando uso il BeFree. Certamente non un problema, ma sarebbe stato un bel tocco.

Conclusione

Se sei un fotografo di viaggio e stai cercando un nuovo treppiede leggero, allora darei certamente un’occhiata al Befree Carbon. Ciò che ottieni con il Befree è il 95% delle prestazioni dei treppiedi da viaggio dell’alta gamma come il Gitzo Traveler, in una forma perfino più piccola, a circa il 60% del prezzo. Il Befree Carbon non è assolutamente un treppiede economico, ma se stai pensando di investire in un treppiede con cui potrai viaggiare comodamente negli anni a venire, allora il Befree Carbon è un’aggiunta eccellente per ogni kit.

Manfrotto Befree in fibra di carbonio
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