È importante creare delle sfide per voi stessi dal punto di vista fotografico. Ad esempio, se andate a fare un giro, portatevi la fotocamera e un obiettivo. Per rendere la sfida ancora più complessa, usate solo un obiettivo a focale fissa. Cercate di vedere il mondo di ogni giorno intorno a voi in modo unico.
Ho fatto il mio giro di sfida recentemente a uno show automobilistico locale. Per dirla tutta, sono una fan delle auto classiche, ma non passo tutto il giorno sotto il sole a osservarle. È certo che ogni automobile ha dell’arte insita in essa e apprezzo questo fatto enormemente, ma non so niente di motori, cavalli o sospensioni posteriori. Mi sento quindi mal equipaggiata per avviare una conversazione con la maggior parte dei frequentatori di show automobilistici.
Mio marito, Andy Dunaway, è un appassionato di Ford Mustang (ne abbiamo due) ed è un frequentatore abituale di show automobilistici. A differenza di me, adora le “chiacchiere di lavoro.” La maggior parte delle volte mi ritrovo con la mia sedia da viaggio appollaiata all’ombra di un albero leggendo un libro mentre lui socializza con qualche patito di motori.
Questa volta, mi sono portata la mia fotocamera
Nikon D7500 e un obiettivo, il
NIKKOR 16-80 mm. Invece di starmene seduta come un bozzolo all’ombra, ho deciso di approfittare dell’opportunità di sfidare me stessa in un giro fotografico. Lo scopo? Semplicemente cercare immagini vivaci e pittoriche utilizzando una fotocamera e un obiettivo.
Per concentrarmi esclusivamente sulla scatto di fotogrammi vivaci e grafici, ho impostato la mia fotocamera nel modo seguente:
Modalità priorità di apertura,
Modalità di misurazione pesata al centro,
Modalità punto singolo di fuoco, automatico
Bilanciamento del bianco, esposizione singola, ISO 100 e f/2.8 per cominciare. Sapevo che il mio f-stop avrebbe potuto variare a seconda di zumare avanti o indietro dato che il
NIKKOR 16-80 mm è un obiettivo ad apertura variabile, ma almeno ero certa che all’inizio la mia apertura sarebbe stata al massimo di ampiezza.
Dato che mi interessano le persone, sono stata attratta all’istante dall’osservare e fotografare la gente che girava lì intorno. Erano tutti così interessanti! Stavo facendo deragliare la mia sfida fin dall’inizio. Ho smesso con la gente e ho volto lo sguardo altrove.
Mi sono girata verso l’auto più vicina a me e ho scattato una foto degli interni. L’esposizione era un po’ esagerata, quindi ho usato il
pulsante di compensazione dell’esposizione per sottoesporre l’immagine di due stop completi. La ragione per cui l’immagine si era rivelata sovraesposta era la quantità di materiale nero all’interno del veicolo con appena pochi abbozzi di bianco. Il sistema di misurazione voleva portare i neri dominanti fino al 18% di grigio, facendo così sparire i punti luce e facendo apparire sbiaditi i neri.
Un fotogramma sovraesposto dell’interno di un’auto. Foto di Stacy Pearsall
Dopo aver vagato per un po’, ho trovato un vecchio pickup blu super fantastico con il paraurti spaziale e i fari rivelatori degli anni ’50 del ‘900. Invece di fotografare l’intero furgone, l’ho suddiviso in segmenti: concentrandomi sulla fotografia dei dettagli.
Stavo iniziando a godermela, ma non mi stavo ancora forzando abbastanza. Volevo fotografare dettagli vivaci e pittorici delle auto, ma ancora non ci riuscivo. Invece di andarmene in giro a caso, ho iniziato quindi a cercare le auto che avessero il colore, il contrasto e il fascino visivo che stavo cercando.
Ho cercato linee che si ripetessero.
Ho cercato motivi che si ripetessero.
Il mio ultimo tentativo di fotografare una vivace immagine pittorica nello show automobilistico è stata una Chevrolet Corvette azzurra. Ho creato una veduta del cielo incorporando il riflesso delle nubi sul cofano ribaltato dell’auto. Ecco ciò che stavo cercando. Fine.
Prima di tornare alla mia sedia nell’ombra, volevo provare un ultimo trucco. La
Nikon D7500 ha la capacità di scattare esposizioni multiple. Quindi sono andata nelle impostazioni della fotocamera e ho attivato l’opzione Esposizione multipla impostandola per esporre due fotogrammi in uno.
Il mio primo tentativo è stato vagamente confusionario; non mentirò. Si poteva riconoscere il volante e questo era tutto.
Sono tornata alla Ford Mustang vintage blu mordente di cui mi ero innamorata e ho riprovato. Questa volta, ho fotografato il parafango anteriore dall’esterno dell’auto per il primo fotogramma, quindi ho fotografato il piantone dello sterzo per la seconda esposizione. È stato molto meglio.
I 30 minuti che ho trascorso girando tra le auto sono stati molto divertenti e nel mentre ho imparato qualcosa di nuovo. Ciò ha reso lo show automobilistico molto più coinvolgente e divertente! Allora, quale sarà il vostro prossimo giro di sfida?